Adam Smith sulla psicologia del guadagnare e perdere
Perché la nostra avversione alle perdite è più marcata rispetto al nostro appagamento per i guadagni? Per Adam Smith, la risposta sta nella reazione asimmetrica che gli esseri umani hanno di fronte a sofferenza e felicità.
In questo Occasional Paper Yahya Alshamy (dottorando in economia alla George Mason University) e Daniel B. Klein (professore di economia alla George Mason University) approfondiscono le tesi del filosofo scozzese attraverso la prospettiva dell’economia comportamentale.
Gli individui sono maggiormente ostili alle perdite e tendenzialmente insoddisfatti di fronte alle gioie (ma sempre impegnati nel “tentativo continuo di migliorare la propria condizione”). Tutto ciò ha – come evidenziano gli autori del paper – conseguenze anche sul rapporto con gli altri: il sentimento di simpatia smithiana davanti al dolore è, infatti, più intenso (nonostante l’immedesimazione verso chi gioisce sia più completa).