I principi espressi da Spooner assumono una rilevanza particolare in un contesto come quello italiano ed europeo di oggi, in cui i parlamenti, gli enti amministrativi e le burocrazie esercitano un potere apparentemente illimitato sui cittadini
Nel 1882 Thomas F. Bayard, deputato al Congresso per il Delaware, pubblicò uno scambio epistolare in cui affermava la convinzione secondo la quale un parlamentare potesse (e dovesse) essere onesto. In risposta Lysander Spooner, uno tra i più originali teorici politici dell’America di metà Ottocento, attaccò alla radice gli assunti stessi della posizione di Bayard, scagliandosi contro quella autorità che concede ai membri del Congresso, attraverso un qualche processo, il diritto di creare delle leggi che possono essere ben distinte dal diritto di natura o da qualsivoglia giustizia morale.
Perno della sua analisi è una serrata critica alle fondamenta stesse delle istituzioni, investite dei loro poteri da una Carta Costituente redatta da una piccola élite di uomini la cui volontà continua ad influenzare i posteri, nonostante quella élite abbia abbandonato da molto tempo il mondo terreno.