Di 28 ce n’è uno? Perché la fatturazione mensile è un falso problema, e la concorrenza uno vero

Fatturazione a 28 giorni: gli strumenti a tutela del consumatore esistono già


3 Novembre 2017

Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche

Giovanni Caccavello

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Nel corso degli ultimi due anni tutti i principali operatori di telefonia mobile hanno iniziato a introdurre modalità di rinnovo delle offerte ricaricabili ogni 28 giorni anziché su base mensile. Successivamente tale pratica è stata seguita nelle offerte di telefonia fissa, e da ultimo anche dal principale operatore di pay tv. A seguito degli interventi dell’Agcom e dell’Agcm, il governo ha deciso di intervenire con legge contro la pratica della fatturazione a 28 giorni.

Un intervento legislativo di questo tipo fraintende il problema, scambiando una questione di chiarezza delle condizioni contrattuali con una soluzione di imposizione legislativa delle stesse, senza tenere conto della dinamicità del mercato delle tlc.

Alla luce dei dati più recenti sulla variazione dei prezzi nel settore tlc diffusi dalla stessa Agcom nel giugno 2017 politica e autorità di regolazione dovrebbero puntare a stimolare ulteriormente tutte quelle dinamiche concorrenziali che nel corso degli ultimi due decenni hanno garantito al consumatore italiano notevoli vantaggi e benefici sia in termini di servizi, sia in termini di prezzo.

Anziché baloccarsi con misure dirigiste quanto inefficaci, il governo dovrebbe attuare le norme più recenti per garantire ai consumatori il diritto di recedere dalle offerte o cambiare fornitore attraverso procedure online.

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