Adesso è necessario superare definitivamente la maggior tutela
19 Febbraio 2023
Argomenti / Ambiente e Energia , Diritto e Regolamentazione
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Giacomo da Ros
La concorrenza nella vendita di energia elettrica e gas ha stimolato la nascita di nuove imprese, ha attirato investimenti e ha determinato la creazione di nuova occupazione. Ma il settore si trova oggi in mezzo al guado e alcuni interventi rischiano di limitare i benefici per i consumatori: è quindi importante riprendere la strada per il completamento della liberalizzazione e rimuovere gli ostacoli regolatori alla concorrenza.
Il rapporto, realizzato col supporto di Illumia e presentato a Bologna presso la sede della società, descrive l’evoluzione del settore a partire dall’avvio della liberalizzazione della vendita ai clienti finali (2003 per il gas e 2007 per l’energia elettrica). Oggi, sono operative circa mille imprese della vendita, che occupano circa 18.000 addetti (il doppio se si considera anche l’indotto) e investono in media 150 milioni di euro l’anno. Ciò ha consentito la proliferazione di offerte commerciali, con forti potenzialità di risparmio, che sono state prontamente colte dai consumatori: i due terzi delle famiglie hanno scelto un’offerta sul libero mercato, mentre i tassi di switching sono in continua crescita e i reclami in diminuzione.
Perfino nel corso del 2022, quando il mercato libero dell’energia è stato un potente veicolo di protezione dei consumatori dai repentini incrementi dei prezzi, si sono osservate resistenze incomprensibili. Basti citare l’ennesimo rinvio della liberalizzazione del mercato elettrico e gas, che adesso è prevista per il 2024. Inoltre, i venditori di energia elettrica e gas sono stati oggetto di numerosi interventi fortemente penalizzanti, quali l’obbligo di rateizzazione delle bollette, il divieto di applicare variazioni unilaterali dei contratti e la tassa sui cosiddetti extraprofitti, a cui si aggiunge una seconda imposta per il 2023. Tali misure non solo hanno reso ancora più difficile la gestione aziendale in un periodo estremamente complesso e caratterizzato da pesante stress finanziario, ma rischiano di scoraggiare l’acquisizione di nuovi clienti, a detrimento di questi ultimi.
Di conseguenza, gli esiti dei mercati confermano che la scommessa può essere vincente ma è necessario garantire la stabilità e la certezza delle norme. Mai come adesso è stato necessario uscire dalla logica “one size fits all” e ampliare i gradi di libertà e la fantasia dei mercati, per superare un periodo difficile e trovare, dal basso, nuovi strumenti per coniugare crescita economica, sviluppo sociale e sostenibilità ambientale.