I recenti tentativi di bilanciare tutela della salute e spesa farmaceutica mettono nuovamente in luce la crescente insostenibilità del SSN.
I recenti tentativi di bilanciare tutela della salute e spesa farmaceutica mettono nuovamente in luce la crescente insostenibilità del Sistema sanitario nazionale.
La proposta d’introdurre forme di sanzione e controllo in capo ai medici per prestazioni “inappropriate” è in linea con le politiche farmaceutiche degli ultimi anni che, per tenere sotto controllo la spesa pubblica, rischiano di privare i medici della loro autonomia. Oltre all’autonomia dei medici, tali politiche rischiano di minare la sicurezza terapeutica e la libertà dei pazienti, senza reali benefici né per le casse pubbliche, né, a maggior ragione, per la salute collettiva, mostrando la crescente insostenibilità del sistema-sanità. Data la sua crescente insostenibilità, il Sistema sanitario nazionale necessiterebbe di un ripensamento globale che, senza comprometterne i caratteri di equità e universalità, lo avvicini a un sistema assicurativo e realmente concorrenziale.