Nel sistema sanitario la componente privata assume una funzione via via più importante e travalica i confini della “complementarietà”. Le inefficienze spingono i cittadini a “far da sé”.
Nel sistema sanitario la componente privata assume una funzione via via più importante e travalica i confini della “complementarietà”, andando spesso a sovrapporsi al Servizio sanitario nazionale. Le inefficienze spingono i cittadini a “far da sé” anche per fruire di quei servizi che rientrano nei LEA (Livelli essenziali di assistenza), che dovrebbero essere assicurati dal SSN.
Questo fenomeno produce un’esternalità positiva per quanti fruiscono del Servizio sanitario nazionale, poiché frena l’allungarsi delle liste d’attesa e il sovraccarico delle strutture ospedaliere, ma mantiene la spesa privata parcellizzata e marginale, rispetto al complesso del sistema.
Il primo ostacolo al pieno sviluppo del settore privato è rappresentato dal fatto che spesso i privati cittadini non hanno strumenti adeguati per razionalizzare la propria spesa. Pertanto, è necessario concedere nuovi spazi a fondi, assicurazioni, strutture private per superare il modello di integrazione statica (il termine stesso di “pilastri” suggerisce l’idea della staticità) ed approdare ad un modello di integrazione sinergico, dinamico e concorrenziale tra i veicoli della spesa sanitaria e il sistema pubblico e privato.