Contrariamente a quanto affermato pubblicamente dal Commissario Fantozzi, il debito del gruppo Alitalia è di 3,8 miliardi di euro, di cui ben 3 miliardi in capo alla stessa Alitalia.
La “privatizzazione” di Alitalia rischia di portare un Natale amaro ai contribuenti italiani. Contrariamente a quanto affermato pubblicamente dal Commissario Augusto Fantozzi, il debito del gruppo Alitalia è di 3,8 miliardi di euro, di cui ben 3 miliardi in capo alla stessa Alitalia. L’offerta CAI consiste di circa 1,05 miliardi di euro e il Commissario ha detto di poter ricavare altri 600/700 milioni di euro dalla vendita degli altri asset.
Si è molto discusso circa il compenso del Commissario Straordinario: nel complesso Augusto Fantozzi potrebbe ricevere tra 5,7 e 32,9 milioni di euro grazie alle varie voci che compongono il compenso del curatore fallimentare, a cui si aggiungono i numerosi regali disseminati sulla strada per CAI, e le fantasiose interpretazioni delle norme per consentire il passaggio di Alitalia nelle mani della cordata di bandiera.
È stato commesso un grave errore nella conversione del decreto legge “Salva Alitalia” nella legge 166/2008 da parte del Parlamento. Secondo l’articolo 1 comma 10, CAI prende la licenza di Alitalia; tuttavia in questo modo non c’è discontinuità aziendale e quindi il nuovo operatore dovrà farsi carico di tutti i debiti di Alitalia, cioè 3,8 miliardi di euro.