In occasione delle riunioni dei capi di stato occidentali, si levano le voci delle stelle del mondo dello spettacolo, che pretendono di risolvere i problemi causati dalla povertà e dalle malattie a suon di miliardi dei contribuenti dei paesi sviluppati.
L’Istituto Bruno Leoni continua la sua campagna di sensibilizzazione sulle reali cause del sottosviluppo africano e sull’inefficienza delle proposte suggerite in Occidente per aiutare il Sud del mondo.
È importante concentrarsi su quella che è davvero la questione centrale: l’Africa ha bisogno di istituzioni che rispettino i diritti di proprietà, senza le quali uscire dalla povertà resterà un sogno.
Aiutare l’Africa significa eliminare le barriere agli scambi, facendo sì che un’immigrazione accettabile diventi una normale eventualità in un contesto civile, piuttosto che la condizione ripugnante e disumana che è oggi. Agli occhi dei leader dell’Occidente, tuttavia, tutto ciò comporta un prezzo in termini di capitale politico ben più elevato di quello che implica il concedere di tanto in tanto i soldi dei rispettivi contribuenti.