Silvio Boccalatte, fellow dell’Istituto Bruno Leoni, documenta le più assurde proposte di legge presentate quest’anno a Camera e Senato, non prima di aver ricostruito l’esito delle pdl più esilaranti dell’anno scorso.
Avete sempre desiderato far parte della “Commissione centrale per il carnevale”? Esporre l’iscrizione all’albo degli autisti di rappresentanza? Partecipare ad una competizione nello “sport di cittadinanza”? Non preoccupatevi: in Parlamento c’è qualcuno che pensa a voi.
In prima fila, le nuove professioni: dall’“erborista” al “sociologo”, dal “perito assicurativo” al “mediatore interculturale”, dall’“agromeccanico” al “medico intensivista”. Ammettendo che si sia fermata la corsa all’istituzione di nuove province, bisogna purtroppo registrare che si consolida la deprecabile tendenza alla creazione di nuovi albi e ordini professionali: nell’ultimo anno ne sono stati proposti ben diciannove. Molti dei nostri parlamentari non hanno ancora compreso che l’unico modo per rilanciare l’economia italiana è liberare il mercato del lavoro, a partire dalle professioni.