La drammatica inefficienza del trasporto ferroviario, sperimentata dai pendolari quotidianamente e arrivata a livelli inimmaginabili, può essere risolta solo aprendo davvero il mercato
Una autentica liberalizzazione potrebbe mettere in moto meccanismi di efficientamento grazie ai quali i passeggeri potrebbero contare su un servizio decente, che potrebbe tradursi anche in una diminuzione dei contributi pubblici.
Attualmente Trenitalia SpA considera redditizio un servizio se questo ha domanda media di 215 passeggeri a treno, in caso contrario chiede contributi pubblici. Si stima che in uno scenario concorrenziale, a parità di prezzi attuali, ovunque ci sia una domanda media di almeno 126 passeggeri ci sarà almeno un’impresa che voglia effettuare il servizio senza chiedere neppure un euro allo Stato.