Il capitalismo è fatto di grandi visionari, intuizioni geniali e coincidenza fortuite. Renato Calvanese ricostruisce la storia del telefono cellulare, nato da un’idea di Martin Cooper, mentre sul divano di casa guardava la prima serie di Star Trek.
Il capitalismo è fatto di grandi visionari, intuizioni geniali e coincidenze fortuite. Il nuovo Focus dell’Istituto Bruno Leoni ricostruisce la storia del telefono cellulare.
Alle origini del telefonino c’è un’idea di Martin Cooper, direttore della divisione comunicazione della Motorola. Cooper aveva avuto l’idea di un telefono portatile mentre sul divano di casa guardava la prima serie di Star Trek. I suoi occhi erano tutti per il communicator del capitano Kirk, un arnese che il nocchiere dell’Enterprise teneva sempre con sé utilizzandolo proprio come un telefonino ante litteram.
Un giorno di dicembre del 1972 Cooper chiamò Rudy Krolopp, capo dello staff design di Motorola, e gli disse: “Dobbiamo costruire un telefono cellulare portatile”. “Ok”, disse Krollop, “ma che diavolo è un telefono cellulare portatile?”. Una cosa era certa, Krolopp non guardava Star Trek.