L’imminente decisione della World Trade Organization sulla moratoria anti-ogm dell’UE rappresenta un passaggio chiave per smascherare le reali intenzioni del movimento anti-transgenico. Un cambio di rotta nelle politiche europee comporterebbe non solo un aumento della libertà di scelta dei consumatori europei, ma soprattutto l’apertura di un nuovo ventaglio di opportunità per i Paesi in via di sviluppo.
Il Focus mette chiaramente in evidenza la sproporzione tra gli interessi delle lobby agricole europee e le speranze di sviluppo, e a volte addirittura sopravvivenza, di milioni di africani. Oltre tutto, non c’è alcuna ragione di temere che i prodotti biotech autorizzati siano dannosi per la salute o per l’ambiente: ne è testimonianza la mobilitazione di scienziati o ricercatori italiani contro il decreto Alemanno.
È surreale, semmai, che per adottare politiche rispettose della libertà di mercato e della dignità umana, l’UE e l’Italia debbano aspettare le sollecitazioni della WTO.