Dalla crisi del debito sovrano l’Unione Europea può uscire solo con la crescita economica. In questo contesto, rafforzare il mercato unico è un obiettivo condivisibile: ma non può servire come pretesto alla creazione di nuova regolamentazione
I benefici derivanti dalla riduzione delle barriere che si frappongono al libero movimento di capitali e servizi sarebbero considerevoli, se venisse completato il mercato unico. Tuttavia, l’approccio del “Rapporto Monti” e delle autorità europee sembra orientato ad introdurre nuove regolamentazioni, più che a rimuovere barriere.
In questo senso, manca al Rapporto la consapevolezza del fatto che vi sono elementi della regolazione centralistica che tendono a spingere tale attività oltre il limite che sarebbe auspicabile. Per tale motivo, piuttosto che ampliare ulteriormente la regolazione, sarebbe il caso di pensare a come incorporare nel processo elementi che vi si oppongano.