La concorrenza nel trasporto merci è falsata dai sussidi a Trenitalia.
Senza contributi pubblici Trenitalia Cargo non sarebbe mai potuto sopravvivere alla concorrenza dei nuovi operatori privati.
28 Dicembre 2010
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche
Roberto Melini
Paolo Bracalini
La principale minaccia alla concorrenza sta nel decreto emanato nel luglio 2009 in base al quale 160 dei 240 scali merci dell’intera rete potranno passare da Rfi, la società del gruppo Fs che gestisce l’infrastruttura, a Trenitalia, la società sempre del gruppo Fs che però compete sul mercato con altre imprese, rendendo il mercato ancora meno trasparente.
Senza contributi pubblici Trenitalia Cargo non sarebbe mai potuto sopravvivere alla concorrenza dei nuovi operatori privati. Le compagnie ferroviarie concorrenti a loro volta si sono trovate in un mercato nel quale l’operatore dominante riceveva sussidi da parte dello Stato per poter offrire servizi concorrenziali.