Focus 180. Diritto di seguito. Liberalizzare i servizi di intermediazione per sostenere l’arte

In tema di diritto di seguito, il monopolio legale rappresentato dalla SIAE manifesta tutte le sue inefficienze. Per ridurre i costi di intermediazione occorrerebbe seguire l’esempio dei Paesi che hanno aperto il settore alla libera concorrenza.


30 Gennaio 2011

Argomenti / Diritto e Regolamentazione

Diego Menegon

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Le normative nazionali consentono la presenza di più collecting societies tra cui l’artista può scegliere di rivolgersi e permettono anche, in alternativa, il pagamento diretto all’artista del diritto di seguito. L’Italia e il monopolio SIAE, in ciò, rappresentano un’eccezione. Da un rapido confronto tra i tassi di incidenza degli oneri di intermediazione applicati in Italia e all’estero si ricava che le provvigioni richieste dalla SIAE ai sensi del decreto 10 novembre 2009 sono tra le più alte.

Ad essere penalizzati dall’inefficienza del monopolio legale della SIAE sono proprio gli artisti. Alti costi amministrativi, che erodono i compensi dovuti, fanno del diritto di seguito un’arma a doppio taglio per l’artista, finendo per ridurre i suoi ricavi e recando beneficio alla sola società di intermediazione.

Focus 180. Diritto di seguito. Liberalizzare i servizi di intermediazione per sostenere l’arte

Diritti d'autore: seguire l’esempio di quei Paesi che hanno aperto il settore alla libera concorrenza condividi con questo commento
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