Focus 181. Art.41 della Costituzione: una proposta

L'art. 41 è stato ampiamente usato per giustificare interventi diretti e indiretti di uno Stato talora imprenditore, talora programmatore. Sarebbe il caso di togliere nell'art. 41 l'enfasi sulla presenza dello Stato e aggiungere la libertà di concorrenza


3 Febbraio 2011

Argomenti / Diritto e Regolamentazione

Serena Sileoni

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Il Consiglio dei ministri dovrebbe varare una proposta di riforma dell’articolo 41 della Costituzione. Ma come dovrebbe essere riscritto per essere pienamente compatibile con un contesto di mercato?

L’art. 41 è stato ampiamente usato per giustificare interventi diretti e indiretti di uno Stato talora imprenditore, talora programmatore. Basti pensare al filo rosso che lo collega all’art. 43, il quale consente la riserva originaria o il trasferimento allo Stato e a enti pubblici di determinate imprese o categorie di imprese e che ha permesso negli anni Sessanta e Settanta la creazione di monopoli pubblici.

Togliere all’art. 41 l’enfasi sulla presenza dello Stato e aggiungere la libertà di concorrenza bilanciandola con la tutela dei consumatori (restando sul piano dei principi senza scendere su quello delle regole, poiché solo i primi sono oggetto di una Costituzione) sembra sufficiente a garantire una libera e responsabile intrapresa economica, dove l’interesse alla massimizzazione del profitto è in armonia con il principio di solidarietà economica. Contemporaneamente, e coerentemente, l’art. 43 andrebbe abrogato.

Focus 181. Art.41 della Costituzione: una proposta

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