Il meeting di Durban prosegue il cammino tracciato dall’Accordo di Cancun del 2010: possiamo sperare che il realismo abbia finalmente soppiantato l’idealismo malinteso che da anni caratterizza queste negoziazioni internazionali? Ma cosa dice Cancun?
Dall’analisi lessicale dell’Accordo di Cancun sembrerebbe che aspettative irrealistiche abbiano contribuito al collasso della visione di un mondo senza energia fossile e, senza dubbio, le ONG attiviste e i nemici della globalizzazione ne sono stati i maggiori responsabili. Ingenuamente hanno sognato che mettendo la firma su una serie di obiettivi questo sarebbe stato sufficiente a portare all’abbandono da parte della società di un libero mercato che si è sviluppato da quando l’umanità ha scoperto la grande utilità dei combustibili fossili.