Il governo deve approfittare della delega approvata dal parlamento per accelerare la liberalizzazione degli ordini professionali e spingere verso la creazione di una pluralità di ordini in competizione tra di loro.
La delega approvata dal Parlamento è compatibile con una revisione radicale del sistema ordinistico, che spinga verso la creazione di una pluralità di ordini in competizione tra di loro. Il regolamento di riforma può essere compatibile con la proposta radicale dell’IBL: istituire un sistema ordinistico di tipo competitivo, ove ogni professionista abbia l’obbligo di iscriversi ad un ordine, ma abbia la facoltà di iscriversi all’ordine professionale che è più confacente con le proprie attitudini lavorative, personali ed umane.
Si tratta di un modello che coniuga la permanenza delle garanzie pubblicistiche con una robusta iniezione di concorrenza: a tutto vantaggio dei consumatori e dei professionisti capaci e dinamici. Non si tratta di un unicum mondiale, ma di una rivisitazione e di un adattamento alla realtà italiana dell’ordinamento tradizionale dei Barristers inglesi, i quali devono iscriversi ad un Inn, ma possono scegliere concretamente a quale iscriversi tra i quattro esistenti.