Il decreto “Cresci Italia” potrebbe essere modificato in modo da aprire ulteriormente alla concorrenza la telefonia fissa.
Sarebbe auspicabile un intervento legislativo che precisi l’obbligo di offerta disgiunta dei servizi di accesso alla rete telefonica fissa attraverso la predisposizione di prezzi separati per l’affitto della risorsa e le attività accessorie, e la facoltà per gli operatori alternativi di acquistare tali ultimi servizi sul mercato da imprese indipendenti.
Consentendo agli operatori alternativi di procurarsi da sé i servizi accessori, si potrebbe innescare un processo competitivo nell’utilizzo dell’infrastruttura. Garantendo agli operatori alternativi la possibilità di pagare unicamente per i servizi richiesti e di contrattare direttamente con soggetti diversi dall’incumbent la fornitura delle prestazioni accessorie, non verranno chiuse tutte le questioni aperte nel mercato della telefonia fissa, ma è un’innovazione a costo zero e immediatamente efficace nel rettificare una stortura a cui si sarebbe dovuto rimediare da tempo.