Focus 203. Turismo in Italia: meno tasse, non tasse di soggiorno

L’Italia è sempre stata una potenza nel campo del turismo. Il paese sta però perdendo posizioni a causa dell'eccesso di tassazione


29 Febbraio 2012

Argomenti / Politiche pubbliche

Andrea Giuricin

L’Italia è stata per lungo tempo la prima potenza mondiale nella ricezione alberghiera, in virtù del suo grande patrimonio culturale-artistico. Tuttavia, nel corso degli anni, tale patrimonio è servito a poco di fronte all’incapacità di attrarre flussi di turisti stranieri, anche a causa dell’eccessiva tassazione.

Nel 2011 il livello di tassazione italiano risulta essere il più elevato del campione in analisi, considerando anche la tassa di soggiorno che è stata introdotta nelle principali mete turistiche nel nostro Paese. Rispetto al 2007, dunque, l’Italia ha peggiorato la sua situazione competitiva, dato che si è registrato un miglioramento nell’unico Paese in cui il livello di tassazione era superiore a quello italiano, la Francia.

Per rilanciare il turismo bisognerebbe togliere le imposte di soggiorno. Infatti, laddove la tassazione è più elevata, il turismo tende a svilupparsi molto meno. Ovviamente il livello di tassazione non è l’unica variabile che un Governo debba tenere in considerazione, ma è forse una delle più importanti.


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