I timori riguardo il debito pubblico, la scarsità di risorse per gli investimenti in infrastrutture e la stretta del credito bancario alle imprese non giustificano azioni finalizzate ad aumentare il peso dei titoli di Stato emesse da soggetti italiani
Il mercato del credito e delle infrastrutture non può svilupparsi se non attraendo i flussi di capitale che dall’estero sono pronti a cogliere le opportunità offerte dal credit crunch nel Sud Europa, dalle migliaia di PMI italiane in cerca di capitale per crescere e dal deficit infrastrutturale accumulato, in questi anni, in diversi Paesi europei. I fondi pensione possono dare un contributo importante, sia spingendo affinché le operazioni siano, come si dice, “di mercato”, cioè che presentino un’opportunità di guadagno indipendentemente da considerazioni politiche, sia agendo come primi investitori rispetto agli investitori esteri.