Focus 238. Innovazione e ricerca: Le poche cose da fare e le molte da evitare

Il tessuto industriale italiano è caratterizzato da una bassa propensione all'innovazione e all'investimento in ricerca e sviluppo. Oltre ai consueti fattori strutturali, l’impatto negativo dell'assetto istituzionale ha effetti significativi


28 Maggio 2014

Argomenti / Diritto e Regolamentazione

Mario Dal Co

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Per avere più innovazione in Italia basterebbe poco. L’assetto istituzionale determina una situazione per cui il tessuto industriale italiano si caratterizza per una bassa propensione all’innovazione e all’investimento in ricerca e sviluppo, già gravato da motivi specifici come la piccola dimensione delle industrie, uno scarso ricorso al capitale di rischio e un diffuso familismo gestionale.
Se ciascun ministero e se ciascuna agenzia facessero bene il loro mestiere spendendo meglio l’ordinaria dotazione di risorse, senza inventarsi obiettivi fuori portata, ricorrendo ad ulteriori prelievi fiscali, sicuramente darebbero un contributo superiore a quanto farà la spending review e migliorerebbe l’accountability del sistema pubblico.

Focus 238. Innovazione e ricerca: Le poche cose da fare e le molte da evitare

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