Il tessuto industriale italiano è caratterizzato da una bassa propensione all'innovazione e all'investimento in ricerca e sviluppo. Oltre ai consueti fattori strutturali, l’impatto negativo dell'assetto istituzionale ha effetti significativi
Per avere più innovazione in Italia basterebbe poco. L’assetto istituzionale determina una situazione per cui il tessuto industriale italiano si caratterizza per una bassa propensione all’innovazione e all’investimento in ricerca e sviluppo, già gravato da motivi specifici come la piccola dimensione delle industrie, uno scarso ricorso al capitale di rischio e un diffuso familismo gestionale.
Se ciascun ministero e se ciascuna agenzia facessero bene il loro mestiere spendendo meglio l’ordinaria dotazione di risorse, senza inventarsi obiettivi fuori portata, ricorrendo ad ulteriori prelievi fiscali, sicuramente darebbero un contributo superiore a quanto farà la spending review e migliorerebbe l’accountability del sistema pubblico.