7 Luglio 2005
Argomenti / Ambiente e Energia , Economia e Mercato
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Il trattato sul clima è figlio di un’incomprensione del reale stato del dibattito scientifico. È molto probabile che il riscaldamento osservato sia frutto di dinamiche naturali, e che quindi ogni misura noi prendiamo si riveli un fiasco. Inoltre, Kyoto riguarda solo una ristretta minoranza di Paesi sviluppati e, quindi, le riduzioni delle emissioni così faticosamente ottenute finirebbero per avere un impatto nullo sulle emissioni globali.
L’Italia non può assolutamente permettersi di sprecare risorse preziose in nome di un beneficio ambientale inesistente. Il nostro Paese, più che ridurre le emissioni, farebbe bene a pensare a come tagliare i prezzi dei combustibili e dell’energia, che rappresentano una zavorra insostenibile per il sistema produttivo. Non è certo con l’impoverimento della società che si combatte l’effetto serra.