2 Settembre 2006
Argomenti / Ambiente e Energia , Diritto e Regolamentazione , Teoria e scienze sociali
Carlo Stagnaro
Direttore Ricerche e Studi
Istituire un ticket d’ingresso nelle grandi città è un mezzo per favorire una gestione migliore delle strade e spostare il peso economico della manutenzione e degli investimenti sugli utenti delle strade stesse, anziché sui contribuenti.
La proposta dell’assessore al Traffico del comune di Milano Edoardo Croci è complessivamente positiva, sia perché la maggior parte del gettito è destinato alle strade stesse, sia per il suo valore “pedagogico”, nel senso che pone fine alla mitologia per cui le strade sono “gratis”.
Il suo limite sta più nel fatto che ha come obiettivo la riduzione dell’inquinamento, che del traffico è una conseguenza, anziché del traffico stesso. Il provvedimento sarebbe migliore se il costo del ticket, anziché variare coi livelli di emissione, variasse con le condizioni del traffico, e se l’intero gettito fosse destinato a manutenzione e investimenti nelle strade. Impiegarlo per sussidiare i mezzi pubblici o altre iniziative “ecologiche” ne riduce credibilità ed efficacia.