Il decreto Bersani ha introdotto elementi di liberalizzazione in vari ambiti dell'economia italiana, ma contiene anche alcune norme di segno opposto. Ne sono esempio le nuove deliberazioni che investono le compagnie di assicurazione.
21 Novembre 2006
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Teoria e scienze sociali
Carlo Lottieri
Direttore del dipartimento di Teoria politica
Pur muovendo dalla constatazione che il mercato delle assicurazioni rc auto avrebbe bisogno di più libertà, il decreto si orienta in direzione contraria, proibendo quella pratica (ampiamente consolidata, in Italia e in molte parti del mondo) secondo la quale le compagnie assicuratrici e i venditori delle polizze sottoscrivono contratti che vincolano i secondi ad offrire ai loro clienti soltanto i prodotti di una società di assicurazioni.
Il decreto Bersani talvolta obbedisce ad una concezione davvero contraddittoria della competizione, immaginando la concorrenza come qualcosa di pianificabile a tavolino, non a favore ma “nonostante” il mercato. Il conto, forse non oggi ma senz’altro domani, lo pagheranno proprio i cittadini-consumatori.