Il dibattito sull’italianità di Telecom è assurdo e privo di base fattuale. La stessa gestione della rete operata da azionisti italiani smentisce la tesi dell’italianità come garanzia di buona gestione.
Il dibattito sull’italianità di Telecom è assurdo e privo di base fattuale. Non solo non vi sono giustificazioni economiche a sostegno del protezionismo, ma la stessa gestione della rete operata da azionisti italiani smentisce la tesi dell’italianità come garanzia di buona gestione.
L’idea che azionisti italiani siano maggiormente funzionali alla tutela dell’interesse nazionale è palesemente infondata: Telecom, negli ultimi anni, ha investito poco sia in ricerca e sviluppo, sia nel potenziamento e perfino nella manutenzione della rete.
Pertanto, l’italianità è un falso problema. Sarebbe piuttosto utile cercare una soluzione ragionevole al problema che, per la concorrenza, rappresenta la gestione dell’ultimo miglio, per esempio guardando al caso inglese.