La lotta all'AIDS viene inquadrata nei termini semplicistici dell'equazione più aiuti = più risultati. Ma l'unica politica efficace consiste nello sviluppo economico dei Paesi africani, condizione necessaria per uscire da povertà e malattie
L’AIDS è sicuramente un’emergenza umanitaria in molti Paesi del mondo, ma per combatterla bastano le soluzioni proposte dalle grandi istituzioni internazionali? Basta il “foreign aid” occidentale, unito a restrizioni sui diritti di proprietà intellettuale, per rendere più accessibili i farmaci agli abitanti dei Paesi maggiormente colpiti?
È infatti ben altro ciò di cui hanno bisogno i poveri del mondo. Il problema dell’AIDS è figlio della drammatica situazione della povertà, rispetto alla quale il foreign aid si è dimostrato nella migliore delle ipotesi un palliativo. Per aprire la porta allo sviluppo servono istituzioni più solide, rispettose delle libertà individuali e capaci di aiutare chi sappia e voglia intraprendere.
Anche per questo colpire la tutela degli intraprendenti e degli innovatori minando la proprietà intellettuale può essere un boomerang – rendendo così ancora più fragili le future speranze dei Paesi africani.