Il conferimento del Premio Nobel per la Pace ad Al Gore è l’ultimo atto di una commedia attentamente pianificata e prevedibile. L’unico pregio dell’ex vicepresidente americano sta nell’aver prodotto un film di fantascienza di grande successo, che gli è valso un premio Oscar e presumibilmente ha ulteriormente rafforzato la sua già solida posizione economica.
Se cerchiamo di prendere Gore sul serio, allora il giudizio cambia radicalmente: egli ha piegato la scienza a scopi brutalmente politici, mostrando scarso o nessun rispetto per quegli scienziati che hanno manifestato dissenso. Le politiche invocate da Gore, se attuate, avrebbero effetti economici totalmente negativi e non avrebbero alcun impatto evidente sul clima.