I dati comunicati dall’Anica attestano che il cinema italiano nel 2007 ha registrato ottimi risultati. Tali risultati positivi fanno pensare che la grande riforma di sistema richiesta sia completamente inutile, così come sarebbero inutili tasse di scopo.
1 Gennaio 2008
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche , Teoria e scienze sociali
Filippo Cavazzoni
Direttore editoriale
I dati comunicati dall’Anica attestano che il cinema italiano nel 2007 ha saputo difendersi bene sul mercato, facendo registrare ottimi risultati, decisamente migliori rispetto a quelli del 2006. Secondo l’ Istituto Bruno Leoni, tali risultati positivi fanno pensare che la grande riforma di sistema richiesta a gran voce dagli addetti ai lavori e depositata alla Camera e al Senato dai parlamentari della maggioranza Franco e Colasio è completamente inutile, così come sarebbero inutili eventuali tasse di scopo.
Nel Focus si analizzano le prospettive dell’introduzione del tax shelter per il cinema, contenuta nell’emendamento presentato dal Senatore Bordon e dalla Onorevole Carlucci; si tratta di un ulteriore incentivo per fare aumentare gli investimenti a favore del cinema italiano. Tale misura recepisce nei fatti quanto sostenuto e proposto dall’IBL in passato, per il finanziamento del cinema. Questo nuovo lavoro di Cavazzoni dimostra che le notizie tendono al bello per il cinema italiano – e non c’è bisogno di grandi riforme. Piuttosto che pensare a nuove leggi organiche per il cinema, bisogna continuare sulla strada tracciata.