Dietro lo "scandalo" di questi giorni sui conti nelle banche del Lichtenstein, è evidente la volontà di mettere in discussione la concorrenza tra istituzioni e l'esistenza stessa dei paradisi fiscali.
3 Marzo 2008
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Economia e Mercato , Politiche pubbliche
Carlo Lottieri
Direttore del dipartimento di Teoria politica
Il venir meno della competizione tributaria e della mobilità dei capitali avrebbe conseguenze disastrose per l’economia europea e finirebbe per danneggiare in maniera significativa proprio i ceti più deboli.
E’ grazie all’esistenza di sistemi tributari meno esosi di quello tedesco, francese o italiano che i governanti di questi Paesi ad alta tassazione sono costretti a moderare un poco le loro pretese. Ridurre la concorrenza fiscale, allora, farebbe crescere ulteriormente la quota di ricchezza – già altissima – che oggi in Europa il ceto politico-burocratico sottrae all’economia reale e agli investimenti privati.