Big Pharma è da tempo sotto attacco. Epstein mostra che quella farmaceutica non è un’attività senza rischi né perdite e abbia quindi bisogno di più libertà e di un contesto altamente concorrenziale.
Big Pharma è da tempo sotto attacco, accusata di ogni nefandezza. Ma è proprio vero che l’industria farmaceutica produce profitti eccessivi, corrompe università e ricerca, è tutelata da un sistema brevettuale senza giustificazioni e spreca ingenti risorse nella pubblicità?
In questo Focus, si replica punto per punto e con grande efficacia ai nemici della libera impresa e dell’innovazione, mostrando non solo – come ben sanno i mercati finanziari – che quella farmaceutica non è un’attività senza rischi né perdite, ma evidenziando soprattutto come un ambito tanto importante per lo sviluppo delle cure mediche abbia bisogno di mobilitare al massimo le energie di imprenditori e ricercatori. L’attività farmaceutica ha quindi bisogno di più libertà e di un contesto altamente concorrenziale.