Il dibattito sulla spesa per cinema, teatro e musei manifesta la fragilità in Italia della cultura del mercato, dove molti pensano che i soldi pubblici scendano come manna dal cielo ed ignorano gli effetti disincentivanti di ogni forma di aiuto pubblico.
11 Aprile 2008
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche , Teoria e scienze sociali
Filippo Cavazzoni
Direttore editoriale
Mentre una campagna elettorale povera di idee e proposte liberali giunge ormai alla conclusione, in un IBL Focus si esaminano le maggiori iniziative pubbliche in tema di intervento pubblico a sostegno dell’arte e dello spettacolo, sottolineando come inizino a prendere corpo – pur tra molte ambiguità – talune proposte orientate a valorizzare l’iniziativa dei privati e il giudizio dei consumatori.
L’attuale dibattito sulla spesa per cinema, teatro e musei manifesta quanto ancora sia fragile in Italia la cultura del mercato, dove molti paiono persuasi che i soldi pubblici scendano come manna dal cielo ed egualmente ignorano gli effetti disincentivanti e discriminatori di ogni forma di aiuto pubblico (che fatalmente crea una barriera all’ingresso di nuovi soggetti).
Il Focus ha però il merito di segnalare quei piccoli segnali nella giusta direzione che certo vanno apprezzati e incoraggiati.