L'iper-regolamentazione nazionale e locale impedisce lo sviluppo dell'economia digitale
L’economia delle app offre grandi opportunità di creazione di nuove iniziative imprenditoriali e di creazione di nuova occupazione. Purtroppo questo sviluppo è ostacolato da una congerie di normative nazionali e locali che, limitando l’accesso al mercato, difendono gli operatori tradizionali e danneggiano i consumatori.
Lo studio, dopo aver introdotto il contesto normativo in cui le piattaforme online si inseriscono e i tentativi di disciplinarle tentati nel corso della Legislatura appena conclusa, esamina tre casi concreti: la ricettività extra-alberghiera, i servizi turistici alternativi e il fenomeno degli home restaurant. Appare evidente la distonia tra l’obiettivo di incentivare la app economy – indicato a livello comunitario – e le limitazioni imposte nei fatti (o che si è tentato di imporre) all’ingresso di nuovi operatori sui mercati potenzialmente interessati dall’attività delle piattaforme di condivisione. Alla luce dei casi esaminati, bisogna concludere che l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli regolatori alla diffusione della app economy è destinato a essere frustrato, fino a quando non sarà affrontata in maniera sistemica una seria opera di semplificazione degli adempimenti burocratici e dei requisiti strutturali imposti dalle normative settoriali e locali di riferimento.