Con la proposta di legge di stabilità 2015, la tassazione su alcune forme di risparmio rischia ulteriori incrementi.
5 Dicembre 2014
Argomenti / Economia e Mercato , Politiche pubbliche
Paolo Belardinelli
Research fellow IBL e fellow London School of Economics
Con la legge di stabilità 2015, la tassazione su alcune forme di risparmio rischia ulteriori incrementi.
La propensione al risparmio degli italiani si è quasi dimezzata dal 1996, a differenza di quella media europea che è rimasta più o meno stabile. Il principio di tutela del risparmio è sancito dalla Costituzione. Il sistema di oggi, più che tutelare il risparmio, si preoccupa di garantire l’afflusso di risorse verso i titoli di Stato. L’Italia è il Paese che vanta uno dei sistemi fiscali più pesanti d’Europa per quanto riguarda le rendite finanziarie, ad eccezione di quelle derivanti da titoli di Stato. Il disegno di legge di stabilità 2015 propone ancora una volta ulteriori aumenti che, se non eliminati, andranno a penalizzare forme di risparmio e investimenti di lungo termine, come la previdenza complementar