Complessivamente, nel 2011 l’economia italiana appare liberalizzata al 49%: un valore ancora molto basso.
Nonostante la retorica sulla crescita, l’Italia resta un Paese a bassa libertà economica. In questo rapporto annuale, l’Istituto Bruno Leoni misura il grado di liberalizzazione in sedici settori dell’economia italiana, confrontandoli coi Paesi più liberalizzati d’Europa: elettricità, gas, servizi idrici, telecomunicazioni, ferrovie, trasporto aereo, trasporto pubblico locale, infrastrutture autostradali, servizi postali, televisione, servizi finanziari, ordini professionali, mercato dell’arte, mercato del lavoro, fisco e pubblica amministrazione. Complessivamente, nel 2011 l’economia italiana appare liberalizzata al 49%: un valore ancora molto basso, che pure nasconde settori molto avanzati e altri drammaticamente arretrati.
L’edizione 2011 dell’Indice delle liberalizzazioni è disponibile qui (PDF) (EPUB) (MOBI)