Liberare Linate

Milano deve rilanciare Linate, rimuovendo i vincoli ai movimenti e alla concorrenza, separando la proprietà di Linate e Malpensa e privatizzandoli entrambi.


8 Aprile 2014

Argomenti / Diritto e Regolamentazione

Andrea Giuricin

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La politica insiste sulla necessità di un “piano degli aeroporti”. Negli ultimi quindici anni il numero dei passeggeri è più che raddoppiato, nonostante la crisi di Alitalia, grazie alla liberalizzazione del trasporto aereo su scala europea, e ad un fenomeno “bottom up” come l’affermarsi delle compagnie low cost. A partire dal 2002, Malpensa è l’aeroporto italiano che ha registrato la crescita inferiore del proprio traffico.

Lo scalo varesino non è mai diventato un “hub” e non è in condizione di diventarlo ora. L’aeroporto di Linate continua a scontare una limitazione forzosa al numero di movimenti orari (a tutt’oggi 18 in luogo dei 30 tecnicamente possibili). Sarebbe opportuno mettere in concorrenza Linate e Malpensa, attraverso una opportuna ristrutturazione e privatizzazione di SEA. Anche in vista di EXPO2015, sarebbe auspicabile eliminare le limitazioni esistenti per Linate, arrivando ad almeno 25 movimenti orari, per consentire che Milano e la Lombardia siano meglio collegate con tutte quelle destinazioni a medio raggio che i viaggiatori richiedono.


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Rilanciare l’aeroporto di Linate rimuovendo i vincoli alla concorrenza e privatizzandolo condividi con questo commento
Growing Milan by privatizing its airports condividi con questo commento
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