Non è possibile pensare una valorizzazione del patrimonio pubblico che prescinda da un processo di privatizzazione, che in effetti è contemplato nei programmi elettorali dei partiti maggiori.
Le strategie di privatizzazione possono essere diverse, e diversamente studiate a seconda dei cespiti da collocare sul mercato.
Verso una società di proprietari: questa deve essere la prospettiva al centro di un’azione di governo che voglia rimettere in moto l’economia e affermare un’idea nuova di socialità.
Si rende necessario sviluppare un vasto programma di dismissioni del patrimonio pubblico che sappia permettere una valorizzazione di questi beni fino ad oggi malgestiti, con la conseguenza che sono stati al tempo stesso un grave onere per i conti pubblici e un mezzo inadeguato per azioni efficaci a favore di chi ne ha più bisogno.