Le bollette degli italiani dovranno appesantirsi di almeno 7,6 euro / MWh. Secondo lo studio dell’Istituto Bruno Leoni, da qui al 2020 il costo cumulato degli incentivi sarà di almeno 14,3 miliardi di euro per il fotovoltaico, 6,8 miliardi per l’eolico e 3,3 miliardi per le biomasse. Il livello dell’incentivazione, pur nei diversi scenari, appare eccessivo, soprattutto in relazione al fotovoltaico.
I consumatori italiani sono chiamati a sostenere un onere enorme, causato dalla generosità eccessiva dei conti energia (programmi di incentivazione della produzione di elettricità da fonte solare). I rendimenti stellari garantiti hanno determinato un sovrainvestimento che segna una triplice sconfitta per il Paese: sussidi versati a chi ne ha già titolo (con conseguente sofferenza nella competitività delle imprese), senza che questo venga tradotto in un incentivo all’innovazione e dando un contributo minimo al fabbisogno elettrico italiano. L’errore è oramai stato commesso e non può essere riparato: l’unica speranza è che la lezione sia stata imparata e che errori simili vengano evitati in futuro.