In questo Occasional Paper si evidenzia come la dottrina sociale della Chiesa non ammetta rigide categorizzazioni ideologiche e come Ratzinger abbia valorizzato la libertà umana e la superiorità del capitalismo nella produzione della ricchezza.
L’elezione di Joseph Ratzinger apre la riflessione circa l’enfasi che il nuovo Papa vorrà riporre sui temi economici presenti nella dottrina sociale cattolica. È questo il tema toccato da Samuel Gregg (Direttore delle ricerche presso l’Acton Institute) nel presente Occasional Paper.
La dottrina sociale della Chiesa in generale non ammette rigide categorizzazioni ideologiche, ma quel che emerge è che Ratzinger, sebbene non abbia mai fatto mancare critiche ad ogni interpretazione positivista e determinista (intimamente immorale) del mercato, abbia d’altro canto sempre valorizzato la libertà umana e anche la superiorità del capitalismo nella produzione della ricchezza.
Ratzinger ha sostenuto fermamente nei suoi scritti che la morale e la cultura di ogni società è formata primariamente da individui, famiglie e associazioni civili; possiamo dedurre dunque che preoccupazioni del neo-eletto Papa appaiono piuttosto legate al contesto morale in cui la libera impresa e il libero scambio vivono, si muovono e si sviluppano che all’economia liberale di mercato in generale.