Jeffrey Tucker prende in esame talune tesi dell'economia neoclassica e mostra a quali conseguenze strampalate può condurre l'approccio tradizionale di fronte alla vita economica.
A quali conseguenze strampalate può condurre l’approccio tradizionale dell’economia neoclassica di fronte alla vita economica, ed in particolare ai regali di Natale? Le racconta Jeffrey Tucker, vice Presidente del Mises Institute.
Chi riceve un regalo non sempre (per non dire quasi mai) ottiene ciò che avrebbe desiderato, dunque, se al destinatario fosse stata data la possibilità di scegliere, egli avrebbe acquistato un altro bene. Secondo l’economia neoclassica, infatti, il consumatore compie la scelta ottimale quando sceglie, sempre secondo le sue possibilità, il bene o il servizio di più alto livello, comunque all’interno della sua curva di indifferenza e dei suoi gusti. Per quanto riguarda i regali di Natale, secondo tale teoria si genera uno spreco anche se chi riceve il regalo avesse voluto acquistare esattamente quello che ha ricevuto in dono con denaro proprio.
La semplice verità è che per liberalità si intende l’uso che viene fatto della proprietà, e solo quando un uomo possiede la proprietà privata può compiere una azione libera.