Lo stato della finanza pubblica rende impossibile sostenere il peso attuale della sanità di Stato, ma i cambiamenti proposti sono incrementali, modesti e potenzialmente controproducenti.
17 Gennaio 2007
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Economia e Mercato , Politiche pubbliche
Peter J. Pitts
Sarebbe piuttosto necessaria una autentica rivoluzione, per impedire che i pazienti fossero considerati solo alla stregua di voci di spesa da contenere.
Peter J. Pitts, già commissario della Food & Drug Administration, ritiene che tale processo passi attraverso il superamento della “evidence-based medicine”. Occorre invece andare verso un approccio che sappia riconoscere il valore dell’innovazione medica, supportare l’idea che il medico ed il paziente testino i miglioramenti tecnologici e riflettere la nuova scienza della medicina personalizzata.
Per quanto importanti, le campagne di moralizzazione e le polemiche sugli sprechi distolgono dal punto nodale, e cioè che sulla sanità serve un vero cambio di paradigma. I progressi della scienza ci consentono di immaginare un nuovo modello di tutela della salute, ritagliato addosso ai singoli pazienti.