In questo breve scritto Carlo Lottieri enfatizza l'importanza dello scambio per ogni società che voglia difendere la libertà individuale e la speranza di camminare verso un futuro civile.
22 Dicembre 2006
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Teoria e scienze sociali
Carlo Lottieri
Direttore del dipartimento di Teoria politica
Sebbene sia al cuore della nostra civiltà, lo scambio continua però ad essere una realtà largamente incompresa. Ma per quale motivo possiamo definire “miracoloso” lo scambio? Secondo Carlo Lottieri (Direttore del Dipartimento Teoria politica dell’Istituto Bruno Leoni) in primo luogo perché lo scambio è produttivo. Anzi: creativo. Quando ha luogo una transazione, ad essere ceduti ed acquisiti sono due beni diversamente valutati da due soggetti con preferenze distinte; la situazione che ne deriva vede una accresciuta ricchezza e un miglioramento ex post di entrambi i protagonisti dell’interazione.
Ugualmente importante è il fatto che lo scambio modifica la nostra conoscenza e moltiplica le informazioni di cui disponiamo, quella banale cessione di “cose” che è lo scambio implica in realtà molto altro: contratti, relazioni umane, mediazioni culturali.
La verità è che l’ordine degli scambi incoraggia l’emergere di un mondo quanto più è possibile basato sulla cooperazione, sul rispetto reciproco, sulla pace.