La crisi dei rifiuti a Napoli non è altro che il prevedibile esito di una catena di non-scelte degli ultimi due decenni.
14 Gennaio 2008
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche , Teoria e scienze sociali
Corrado Clini
L’analisi del problema, così come l’indicazione delle soluzioni, era già presente in un intervento di Corrado Clini (già Ministro dell’Ambiente), pubblicato per la prima volta nel 1995.
Tutti sapevano che sarebbe andata a finire in questo modo: a questo punto bisogna trarre dalla crisi la forza per accelerare quelle riforme necessarie a evitare casi simili in futuro. Occorre, quindi, rompere questo circuito, con norme chiare da un lato, ma consentendo dall’altro all’impresa di investire (cioè di far funzionare il mercato, di far funzionare il rischio di investimento), ed inserendo ancor più elementi di mercato nello smaltimento dei rifiuti, semplificando gli iter autorizzativi per impianti come i termovalorizzatori, e fermando urgentemente il flusso di denaro pubblico che, negli anni, ha oliato inefficienze e malaffare.