Mentre sta per aprirsi una fase di riforma della finanza pubblica, con l’obiettivo (sacrosanto) di orientare in senso federale il sistema italiano, è urgente che si proceda sulla strada del federalismo fiscale.
20 Maggio 2008
Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Economia e Mercato , Politiche pubbliche
Carlo Lottieri
Direttore del dipartimento di Teoria politica
In questo Occasional Paper, Carlo Lottieri (Direttore del Dipartimento Teoria politica dell’Istituto Bruno Leoni) ripropone le tesi classiche di Dwight R. Lee in materia di federalismo competitivo: attribuire libertà fiscale agli enti locali lasciando che abbiano totale autonomia nel definire in che modo e in che misura essi intendano tassare i loro cittadini. Per Lottieri è inoltre necessario predisporre un meccanismo destinato a evitare ogni rischio di neo-centralismo regionale e che favorisca la più ampia devoluzione verso i comuni: proprio nella logica del principio di sussidiarietà.
Ma questo testo ha soprattutto il merito di richiamare l’attenzione sul fatto che qualsiasi riforma possa uscire dalla discussione, essa deve valorizzare la concorrenza tra sistemi fiscali, unico modo per avere tasse moderate e buoni servizi.