OP 57. Milton Friedman e l’euro

Antonio Martino, allievo del premio Nobel e autore di importanti studi sul proprio maestro, esamina la moneta unica europea alla luce del pensiero di Milton Friedman.


23 Luglio 2008

Argomenti / Economia e Mercato , Politiche pubbliche

Antonio Martino

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Antonio Martino (Professore emerito di Economia alla Luiss e membro del Parlamento italiano) esamina la moneta unica europea alla luce del pensiero di Milton Friedman, valutando se la costruzione dell’euro rechi tracce del pensiero del grande economista di Chicago. Per Martino, sebbene la costituzione monetaria inclusa nella struttura dell’euro sia friedmaniana, in quanto mira alla stabilità dei prezzi, esclude la monetizzazione del debito e aiuta a impedire la manipolazione del tasso di cambio, la tenue responsabilità della Banca Centrale Europea e la poco esplicita regola monetaria la allontanano dalle idee di Friedman.

Gli economisti liberisti hanno sempre mostrato scetticismo e diffidenza nei confronti delle connotazioni costruttiviste e dirigiste della moneta unica. Nondimeno, occorre riconoscere che la Banca Centrale Europea si sta dimostrando più disciplinata della sua controparte americana, contenendo uno degli effetti più deleteri della gestione statale della moneta, ossia l’inflazione.

OP 57. Milton Friedman e l’euro

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