Le fonti rinnovabili non salveranno né l’ambiente, né l’economia americana. Non solo i presunti benefici economici e occupazionali sono inesistenti, ma anche dal punto di vista ecologico le cose sono più complicate di come sembrano.
28 Gennaio 2009
Argomenti / Ambiente e Energia , Economia e Mercato , Politiche pubbliche
Michael C. Lynch
Le fonti rinnovabili sono state investite dal Presidente Obama di un ruolo salvifico, sia nei confronti dell’ambiente che dell’economia americana, in quella che è stata definita Obamanomics energetica.
Ma, benché le energie rinnovabili abbiano un ruolo importante nell’approvvigionamento energetico, la realtà, sostiene Michael C. Lynch (Economista del MIT di Boston e Presidente della società SEER), è che troppo spesso ottengono una specie di passepartout dal punto di vista analitico, venendo accolte con entusiasmo da attivisti e politici, senza però una seria riflessione in merito ai loro costi o ai benefici, tipica delle grandi imprese private.
Il Presidente Obama ha individuato nelle rinnovabili la propria terra promessa. ma essa non verrà mai raggiunta. Si otterrà invece solo l’effetto di obbligare gli americani a pagare di più per l’energia e a utilizzare fonti meno efficienti, mettendo quindi in dubbio non solo i presunti benefici economici e occupazionali, ma anche quelli ecologici, campo nel quale le cose sono più complicate di come sembrano.