La scuola è lo strumento più efficiente e importante perché ha un doppio compito: svuotare il ragazzo eliminando ogni fermento nocivo per poi riempirlo di propositi conformisti. La Scuola è destinata a divenire la Grande Pianificatrice di cervelli.
L’Istituto Bruno Leoni pubblica questa “Lettera al postero” di Giovannino Guereschi, comparsa originariamente sul “Candido” nel Dicembre 1956.
Lo stile di Guareschi ci porta indietro nel tempo, a una Italia lontana che non può che sollevare un po’ di nostalgia e di malinconia. La prosa non è fine a se stessa, il messaggio dell’autore, elaborato in maniera raffinata, giunge dritto al cuore e alla mente del lettore.
L’episodio riguardante un tema in classe assegnato da una maestra comunista è la miccia che accende una ampia riflessione sul collettivismo, sulla spersonalizzazione e sui regimi in generale, sul loro tentativo di annientare l’individuo, la sua fantasia, la sua capacità di immaginare.
L’epilogo è un accorato appello ai giovani a difendersi e reagire. I sogni di infanzia sono il simbolo di entusiasmo e di desiderio di vivere. Questo Occasional Paper è un meravigliosa esaltazione degli spiriti liberi.