La società di mercato è accusata di essere “iniqua” da quanti chiedono una redistribuzione di tipo politico. Ma ogni ordine basato sul libero mercato ridefinisce di continuo le gerarchie sociali, creando nuovi ricchi e nuovi poveri
La società di mercato è accusata di essere “iniqua” da quanti chiedono una redistribuzione di tipo politico. Ma ogni ordine basato sul libero mercato ridefinisce di continuo le gerarchie sociali, dato che la mutabilità dei giudizi sulla realtà e le stesse trasformazioni tecnologiche obbligano a modificare a varie riprese investimenti e “portafoglio”, creando nuovi ricchi e nuovi poveri.
Ludwig M. Lachmann, economista liberale tedesco legato alla scuola “austriaca”, evidenzia come l’ostilità alla proprietà e al mercato non sembra dunque sorgere da considerazioni circa le legittime preoccupazioni per le sorti dei più deboli, ma anche e soprattutto dall’attitudine conservatrice di quanti temono di perdere il proprio status e per questo avversano la libertà, insieme al mondo nuovo che sempre essa sa generare.