Un testo classico di un pioniere della sociologia americana – ardente difensore del laissez-faire – in cui si prendono le difese di quanti non chiedono aiuto alle autorità pubbliche e preferiscono affrontare in autonomia e dignità le difficoltà della vita.
Alle radici della profonda crisi che stiamo vivendo vi sono molti fattori, ma certamente uno di essi è il prevalere delle logiche parassitarie su quelle produttive.
Nel 1883 William Graham Sumner, pioniere della sociologia americana ed ammiratore delle idee di Herbert Spencer, nel suo “L’uomo dimenticato” prendeva le difese di quanti non chiedono aiuto alle autorità pubbliche e preferiscono affrontare in autonomia e con grande dignità le difficoltà della vita. Ma con questo scritto Sumner coglie soprattutto il cortocircuito della solidarietà, quando da volontaria diventa forzosa, dando spazio alle sue posizioni di ardente difensore del laissez-faire e di anti-imperialist.