Position Paper – Per una riforma delle professioni

Per una riforma delle professioni: sei idee (quasi) liberali per Governo e Parlamento. Gli “stati generali delle professioni” dovrebbero essere l'occasione per una riforma del settore.


I tempi sono oramai maturi per l’introduzione di maggior concorrenza nel settore delle professioni.
Certi passi in avanti sono già stati compiuti, e quegli interventi non devono essere ritoccati, come ad esempio l’abolizione delle tariffe minime e la possibilità per i professionisti di pubblicizzare i propri servizi. Secondariamente, la disciplina delle professioni va unificata per superare l’attuale, complesso arcipelago di norme. In terzo luogo, va abolito il monopolio degli ordini, consentendo la nascita di organizzazioni professionali in concorrenza. Quarto, il numero di professioni soggette al sistema ordinistico va radicalmente ridotto. Va poi liberalizzata la possibilità di esercitare le professioni in forma societaria. Da ultimo, occorre aprire il mondo dei professionisti alla possibilità di stipulare contratti di lavoro dipendente.

Quel poco di concorrenza che già è stato introdotto ha portato benefici sia per i consumatori che per i professionisti più capaci. È il momento che la concorrenza entri pienamente nel mondo delle professioni.

Position Paper – Per una riforma delle professioni

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